lunedì 16 aprile 2012

Il Mimetismo


Con mimetismo si intende la capacità di ingannare per trarne un vantaggio evolutivo, che può essere:
nascondersi da un predatore confondendosi cromaticamente nello sfondo ambientale (mimetismo criptico difensivo);
nascondersi alla preda durante l'avvicinamento, confondendosi cromaticamente nello sfondo ambientale (mimetismo criptico offensivo).
dissuadere un predatore, imitando animali o esseri viventi o parti di animali o altri esseri viventi che possano incutere timore per la loro nota pericolosità o che permettano di non essere individuati (mimetismo batesiano);
imitare un'altra specie pericolosa o disgustosa per dimezzare le predazioni. Ad esempio le vespe imitano le api, così un predatore prederà solamente la metà degli individui di ogni specie, anche se il numero di predazioni totali rimarrà, logicamente, uguale (mimetismo mülleriano).
nel caso di alcune orchidee, favorire l'impollinazione, imitando l'addome della femmina della vespa, affinché il maschio intinga il proprio corpo nel polline.
Il mimetismo può essere prodotto attraverso cellule specializzate della pelle, ma anche particolari forme del corpo possono permettere di confondersi con l'ambiente.
Perché il mimetismo abbia successo evolutivo devono verificarsi due condizioni: il soggetto deve essere cromaticamente simile allo sfondo e l'efficienza della vista del soggetto da ingannare dev'essere scarsa. Il mimetismo si è gradualmente evoluto migliorandosi, ma anche negli stadi intermedi di evoluzione sortisce gli effetti desiderati, perché una mimetizzazione scarsa viene bilanciata da una vista scarsa che non riesce a riconoscere distinguerla da lontano, con certi angoli di visuale e con luce scarsa. Il meccanismo di selezione naturale ha poi selezionato di volta in volta gli organismi mimeticamente perfezionati.

Nessun commento:

Posta un commento